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Microchip, applicazione restrizioni non possibili

Si tratta di un primo importante obiettivo raggiunto dagli animalisti che, però, confermano la manifestazione in programma il 31 gennaio davanti a Palazzo Santa Lucia.

Contestate, fraintese, problematiche, le norme che imponevano la tracciabilità dei cani erano entrate a pieno regime meno di 2 settimane fa.

"In merito all'applicazione della procedura relativa all'obbligo di registrazione all’anagrafe canina per definire la tracciabilità, in considerazione dei chiarimenti sull'applicabilità fattuale richiesti da cittadini e Associazioni, è stata data indicazione agli uffici regionali di avviare un confronto con le parti interessate, per definire regole condivise nell’esclusivo interesse degli animali e dei loro proprietari, nell’ambito delle normative regionali, nazionali ed europee. Nelle more di tale confronto, è stata data l'indicazione di sospendere la procedura in atto".

La regione Campania annuncia dunque la sospensione della piena vigenza delle norme che impongono la piena tracciabilità dei cani.

In sostanza, con la normativa sospesa per registrare un cane, acquistato o salvato dalla strada, era necessario dimostrarne la provenienza e, se cucciolo, documentare la corretta registrazione dei genitori. In mancanza, non solo erano previste sanzioni per l'umano ma anche una sorta di "prigionia" per il cane che diventava di proprietà del sindaco del comune di riferimento ed era obbligato a restare in un canile sanitario per un periodo non inferiore a 30 giorni, nelle more che si perfezionasse il procedimento di adozione/registrazione.

La questione torna ora sui banchi della Regione sperando in norme agevoli, che consentano di sanzionare efficacemente il traffico illecito di animali da compagnia al pari degli abbandoni, senza però scaricare responsabilità e costi su chi agli animali vuole dare casa e affetto.

La Regione Campania ha dato indicazione ai propri uffici di sospendere la procedura relativa all'obbligo di registrazione all’Anagrafe canina per definire la tracciabilità in considerazione dei chiarimenti sulla sua applicabilità richiesti da cittadini e associazioni. L’obiettivo - si legge in una nota di Palazzo Santa Lucia - è “definire regole condivise nell’esclusivo interesse degli animali e dei loro proprietari, nell’ambito delle normative regionali, nazionali ed europee”. E dunque, in attesa di tale confronto, è stata data l'indicazione di sospendere la procedura in atto. Si tratta di un primo obiettivo raggiunto dagli animalisti che, però, confermano la decisione di scendere in piazza il prossimo 31 gennaio a Napoli.

Si spera di essere ascoltati prima la prossima volta che si pensa di firmare una legge sull'argomento che tutti noi tuteliamo da oltre dieci anni.


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