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IL GENE MERLE E I SUOI ALLELI

Introduzione:

Ormai non si parla d'altro, sopratutto da quando la federazione mondiale WDF ha riconosciuto ufficialmente la varietà esotica con le colorazioni che hanno diluzioni del gene o sopratutto il gene Merle, ma c'è bisogno di un pizzico di chiarezza sull'argomento perché rischia come tutte le cose di diventare argomento da bar di persone che di lavoro fanno tutt'altro, cominciamo non il dire che il gene merle non è uno, se lavorato con consapevolezza e coscienza non ha nessun tipo di rischio diverso da quello che può incombere su tutte le colorazioni e tutti i geni.

Le delle diverse tipologie del gene merle e i suoi alleli. definite spesso varianti, che stavano a giustificare come il gene merle influenzasse in modo diverso i vari soggetti aventi questa particolare colorazione. E’ un po’ che studiamo l’argomento e c'è da dire che non è affatto un argomento semplice, ma anzi, estremamente complesso. Durante le nostre ricerche ci siamo imbattuti in diversi articoli in lingua inglese, tedesca e ceca. Aggiungiamo che molti parlano a sproposito qui in Italia di test senza la minima consapevolezza, infatti, quando si specificava semplicemente se il soggetto era m/m (cioè un solido) o M/m (cioè un merle). Negli ultimi anni la genetica ha fatto passi da gigante sull’argomento e dal 2016 le cose sono cambiate direi radicalmente. In Germania già ne parlano e ne sono al corrente. Negli Stati Uniti gli allevatori di Australian Shepherd iniziano ora ad interessarsi all’argomento. In Italia siamo realmente agli albori, ma forse, grazia anche a questo articolo, non arriveremo ultimi. Quanto leggerete in seguito vuole essere solo un punto di partenza per dare lo spunto a tutti gli allevatori e possessori di tutte le razze di varietà esotica ad approfondire questi nuovi concetti e soprattutto a testare i propri cani che ritengono avere delle colorazioni “Merle”. Da qui avremo poi modo, con il tempo, di reperire molti più dati che ci potranno dare una grande mano per migliorare la selezione della razza. Oltretutto, capire al meglio questi nuovi studi ci permetterà di evitare accoppiamenti indesiderati che potrebbero far nascere cani con delle colorazioni fuori standard o peggio ancora cani con gravi handicap, dovuti proprio alla mancata certificazione perché trattasi di accoppiamenti fatti in sordina per colpa delle persone che stanno demonizzando questa colorazione senza sapere di cosa si tratta.

L’augurio è che questo articolo venga letto e condiviso da più persone possibili, sia per diffondere questi nuovi e importanti concetti, sia per integrarli, ma anche correggerli nel caso avessimo scritto delle inesattezze. Non crediamo di aver commesso dei madornali errori, perché ci siamo sempre confrontati con altri studiosi ed esperti dell’argomento, ma tutto può essere, Buona lettura.


Cosa è il gene Merle?

Il gene Merle è un gene dominante incompleto, cosa significa questo? Che si manifesterà sempre, ma non completamente. A livello fenotipico (quindi l’insieme dei caratteri che l’individuo manifesta e che sono visibili ad occhio nudo) avremo una miscela dei caratteri coinvolti che dipendono dal genotipo (cioè dalle interazioni dei geni che lo causano). Un soggetto eterozigote, che cioè erediterà un solo gene Merle mostrerà un mantello grigiastro con pezzature nere o rosse a seconda del colore di base che ha ereditato. Anche il singolo pelo può avere diverse gradazioni di colore. Inoltre i soggetti merle eterozigoti mostrano spesso occhi di colore chiaro, nonché zone di depigmentazione sul tartufo, rime palpebrali e labiali. Questa è la definizione standard, quella che cioè abbiamo sempre letto fino a poco tempo fa. In realtà, come vedremo più avanti, a livello fenotipico non sempre il gene merle si manifesterà in modo chiaro ed evidente e non di rado si manifesterà con colorazioni non usuali condizionate dagli alleli che lo compongono.


Cosa comporta il gene Merle?

Il gene merle viene definito sub-letale. Se un soggetto eredita da entrambi i genitori il gene merle (e per verificarsi questa cosa entrambi i genitori dovranno essere di colore merle, ma come vedremo solo con certi specifici alleli del gene merle, che rimangono comunque i più comuni), ci troveremo di fronte ad un soggetto omozigote con doppio gene merle, conosciuto meglio come “double merle”. Perché sub letale? Perché al contrario dei geni letali, che se si combinano causano il riassorbimento del feto, nel caso del gene merle, questo non sempre avviene, favorendo la nascita di soggetti con gravi handicap. Per capire il perché di questi handicap e dove si presentano maggiormente, dobbiamo risalire allo stato embrionale. Le prime cellule che si formano nell’embrione le troviamo nella cresta neurale, queste poi si sposteranno e si andranno differenziando nelle varie tipologie di cellule che formano i vari organi e tessuti nonchè le cellule pigmentarie. Il gene Merle interviene già in questa fase proprio sulle cellule pigmentarie, alterandole fino a non farle arrivare nei posti dove dovrebbero andare. Ed è appurato che sia le cellule che danno origine all’orecchio, sia le cellule che danno origine agli occhi sono direttamente legate alle cellule pigmentarie. Da qui capiamo il perché, nel caso dei Double Merle, possiamo vedere nascere soggetti non solo cechi, ma spesso anche senza occhi o occhi formati solo in parte ed evidentemente gazzuoli e spesso anche sordi. A livello di colorazione del pelo, assisteremo ad una massiccia depigmentazione dello stesso con aree bianche molto estese che possono variare da soggetto a soggetto. E infine tali soggetti avranno quasi sempre il tartufo, rime palpebrali e labiali depigmentate e quindi di colore rosa. Fino a poco tempo fa si sosteneva anche che il doppio merle portasse alla sterilità, ma erano solo supposizioni e mai nessuno studio è stato fatto al riguardo. Inoltre, come vedremo in seguito, in alcune razze si usano regolarmente dei DM nei programmi di riproduzione, quindi la questione sulla sterilità rimane molto improbabile. Gran parte di questi effetti degenerativi si verificano anche nei soggetti eterozigoti, quindi i normali merle, ma assolutamente nei limiti di una normale sopravvivenza senza causare nessun deficit come quelli sopra elencati. Anche qui c’è da specificare che anche nei soggetti omozigoti per alcune tipologie di alleli, la degenerazione non è tale da creare deficit invalidanti, vedremo in seguito quali.


Quanti alleli conosciamo del gene Merle?

Cosa sono gli alleli innanzitutto? Per non fare discorsi troppo complicati ci basti sapere che l’allele è una sorta di variabile del gene interessato. Ci possono essere diversi alleli per ogni gene che si combinano tra loro. Nel caso specifico del gene merle, che è ancora in fase di studio, sono stati scoperti 6 alleli (7 se consideriamo anche il non merle). Solo il laboratorio Vemodia (http://www.vemodia.cz) dal 2016 è in grado al momento in cui questo articolo viene scritto di identificare tutti gli alleli scoperti che vengono così classificati:


  • m non merle

  • Mc Merle criptico

  • Mc+ Merle criptico

  • Ma Merle atipico

  • Ma+ Merle atipico

  • Mh Merle Herding Harlequin


Per evitare di complicarci troppo la vita, ci baseremo sulla classificazione fatta dalla Biofocus (www.biofocus.de) che classifica 4 alleli (5 con quello non merle) che per noi è comunque sufficiente al momento per capire come interagiscono tra loro. Per aiutare nella comprensione userò in seguito dei disegni. E’ importante precisare che i disegni riportati servono solo a titolo di esempio, poiché fenotipicamente parlando non è assolutamente certo che il cane presenti un mantello come riportato nel disegno e solo il test genetico specifico può dare la certezza della tipologia di merle di cui il cane è portatore. Oltretutto, le diverse tipologie di colorazione merle possono variare anche con la crescita del cane, nonché a causa di fattori ambientali, quindi il discorso è veramente molto complesso. Se teniamo poi in conto che il laboratorio Vemodia ha classificato diversi cani con 3 o addirittura più alleli del gene merle (questa tipologia di combinazioni viene definita in genetica “mosaico” che non fa riferimento ad una tipologia di colore, ma appunto alla presenza di più di due alleli di un singolo gene), se ci dovessimo mettere a considerare le combinazioni negli accoppiamenti anche tra soggetti che hanno più di due alleli dei gene merle, probabilmente rischieremo di impazzire.

Nella tabella seguente impariamo a conoscere i vari alleli che utilizzeremo in seguito:

Vediamo ora nello specifico, tramite l’aiuto di disegni le varie tipologie di merle, ricordando sempre che per avere la certezza del loro genotipo è assolutamente necessario effettuare il test genetico. Paradossalmente, capiremo in seguito il perchè, anche per i soggetti che riteniamo “non merle” solo il test genetico potrà darci la certezza. I disegni sono, quindi, solo una indicazione di massima per capire meglio le varie tipologia di merle, anche perché, come abbiamo già scritto, da test effettuati dal laboratorio Vemodia, risultano combinazioni anche di 3 o 4 alleli, ecco sotto il risultato di un test di un soggetto che era M/Ma/Mc.

Di seguito possiamo vedere a confronto le classificazioni fatte dai due laboratori Biofocus e Vemodia dove balza subito all’occhio come quest’ultimo abbia una classificazione più completa e dettagliata e questo non significa che i test della Biofocus o di altri laboratori che usano lo stesso metodo della Biofocus sono meno validi, semplicemente sono meno dettagliati.

Avevo scritto sopra che non volevo rendere il discorso troppo complicato, ma per capire meglio il grafico appena inserito, dobbiamo spiegare o meglio provare ad immaginare come sia fatto un gene merle. Questo è composto da una testa, un corpo e una coda. A me viene in mente uno spermatozoo, ma non credo sia molto distante da questa visione. Quando iniziarono i primi test sul gene merle, ci si basava solo sulla presenza o meno dello stesso, quindi solo del corpo, senza tenere in considerazione la lunghezza della coda. Come vedremo poi, la presenza del gene merle era invece appurata anche in soggetti che a livello visivo sembravano dei solidi. Da qui si è iniziato a prendere in considerazione anche la lunghezza della coda (Poly-A-Tail) che ha permesso di individuare i diversi alleli che ora analizzeremo nello specifico. Il grafico sopra ci permette di capire anche come l’allele Merle Criptico è meno aggressivo, passatemi il termine, a livello di mutazione genetica e quindi anche fenotipica, al contrario di un Merle Herding Harlequin dove la mutazione sarà invece ben evidente ad occhio nudo.

I non merle

I soggetti non merle, cioè i soggetti che normalmente definiamo di colore solido hanno sempre una combinazione di alleli m/m (m minuscolo che sta proprio a significare non merle) e visivamente non mostrano nessuna colorazione merle. Due esempi dei classici colori solidi che più comunemente vediamo, a sinistra un balck tricolor e a destra un red tricolor.

Il Merle Criptico (Cryptic Merle)

Affrontiamo subito un argomento interessante che riguarda proprio i Cryptic Merle. Come abbiamo visto nella tabella riassuntiva di cui sopra, dove vengono spiegati i vari alleli, leggiamo che nel caso dell’allele Mc e cioè Merle criptico a livello fenotipico non avremo nessuna colorazione merle in eterozigosi con l’allele “m” e forse, perché ancora non è certo, solo nei soggetti giovani potremo notare una colorazione del mantello leggermente più chiara tendente al grigio che con la crescita andrà normalizzandosi, in particolare nei soggetti omozigoti e cioè Mc/Mc. Per questo motivo precedentemente avevo scritto che paradossalmente anche per i soggetti che riteniamo non merle solo il test genetico potrà darci la certezza, soprattutto se nella cucciolata si sono presentate colorazioni “particolari”. Inoltre, lo vedremo sempre in seguito a livello genetico il Cryptic merle all’apparenza solido si comporta allo stesso identico modo di un non merle. Da qui apprendiamo un ulteriore concetto e cioè che è errato chiamare quei soggetti che sono quasi totalmente solidi e mostrano solo delle piccole macchie di merle con il nome di Cryptic Merle. E’ corretto chiamare questi soggetti Phantom Merle e tali soggetti sono dei normali merle a tutti gli effetti. Questo concetto deve essere ben chiaro perché accoppiando un phantom merle con un merle avremo il 25% di possibilità di mettere al mondo dei double merle, cioè cani con gravi handicap, al contrario di un Cryptic Merle. Vediamo tramite i disegni le varie possibili tipologie di Cryptic Merle.

Dai disegni sopra è chiaro come le prime tre combinazioni sono praticamente identiche a dei normali solidi o merle. Essendo veramente pochi gli australian testati dopo le ultime scoperte sul gene merle non è ancora ben chiaro, come già accennato, se i soggetti che nascono con l’allele Mc presentino alla nascita una colorazione più chiara, tendente al grigio (o marrone chiaro) o pezzature slavate nel caso di soggetti all’apparenza normali merle, che nel giro di pochi mesi tendono a diventare di un normale colore solido. Dai pochi cani testati sembrerebbe di sì, ma la cosa interessante è che questa sorta di “mutazione” non è presente in altre razze come ad esempio i Catahoula, dove soggetti Mc/Mc, ad esempio, nascono già con una colorazione scura come un normale solido. La combinazione degli alleli Mc/Ma introduce, invece, l’ulteriore tipologia di allele che è il Merle Atipico che approfondiremo a breve. Nel caso specifico dal disegno si noterà come il soggetto Mc/Ma abbia macchie con una pigmentazione più chiara che stanno a rappresentare una merlatura molto scura. In questi soggetti non è infatti da escludere che in età adulta possano avere una colorazione più chiara, come anche sembrare perfettamente di colorazione solida. Potrebbero inoltre avere anche una colorazione degli occhi più chiara. Ricordo ancora che solo il test genetico può dare la certezza sulla tipologia di merle del soggetto da analizzare e che a occhio nudo è possibile fare solo delle supposizioni.


Il Merle atipico (Atypical merle)

Introduciamo ora l’allele Atypical Merle (Ma) che fino a qualche anno fa era del tutto sconosciuto e che ha poi aperto la strada a definire più nel dettaglio anche le altre tipologie di alleli fino a trovarne ben 6 distinti (ricordo che solo il laboratorio della Repubblica Ceca Vemodia http://www.vemodia.cz è in grado al momento in cui questo articolo viene scritto di identificare tutti gli alleli scoperti e che noi, per evitare di complicarci troppo il discorso ci baseremo per le combinazioni degli accoppiamenti che vedremo successivamente, solo sui 4 alleli classificati dal laboratorio tedesco Biofocus). Come è stato scoperto questo allele? Per non dilungarci troppo tutto è partito dagli allevatori di Catahoula, una razza americana non ancora riconosciuta dall’FCI, dove il colore merle la fa da padrone in tutte le sue varianti. Gli allevatori di questa razza vedevano nascere soggetti merle da due soggetti che all’apparenza sembravano solidi senza capirne il motivo e dai test eseguiti in seguito questi soggetti erano classificati con double merle, cioè M/M dai vecchi test. Nel 2012, se non vado errato, una allevatrice, nonché dottoressa Helena Synková della Repubblica Ceca, dove si trovano diversi allevatori di Catahoula, decide di approfondire la questione e in collaborazione con la Biofocus riescono a definire nel 2015 quanto già emerso nel 2006 da uno studio fatto dal Dr. Clark dove evidenziava le diverse tipologie di alleli del gene merle. Da qui la scoperta dell’allele Merle atipico che in combinazione con gli altri alleli dà diverse tipologie di colore che spesso vengono confuse con mantelli diluiti, ma che in realtà non sono risultati tali dopo essere stati testati. Piccola parentesi: si sta discutendo se cambiare la definizione di Atypical Merle con Diluite Merle, ma visto e considerato che non tutti i soggetti delle varie razze interessate dal gene merle, aventi questo allele mostrano diluizioni, molto probabilmente rimarrà il termine Atypical Merle. Vediamo nel dettaglio le possibili colorazioni.

Ma/m potrebbe essere indistinguibile da un normale solido. Da giovani questi soggetti possono mostrare una colorazione del pelo e anche del pigmento (vedi tartufo e rime labiali e palpebrali) di colore grigio scuro o meglio più simile all’ardesia, quindi con una leggera tendenza al rosso nei soggetti neri, mentre nei soggetti rossi avremo un pigmento del rosso molto chiaro. Con l’avanzare dell’età potrebbero assumere una colorazione indistinguibile da un solido o al contrario schiarirsi o addirittura evidenziare delle colorazioni merle. Ma/Mc ne abbiamo discusso prima quando abbiamo parlato del Merle Criptico e potrebbe comportarsi più o meno allo stesso modo di Ma/m. Ma/Ma può anch’esso sembrare un normale merle, ma in realtà tende ad avere una presenza di spot neri (o rossi) molto inferiore rispetto ad un normale merle e anche di un nero (o rosso) meno intenso, oltre ad avere un colore merle di base più chiaro e uniforme. Anche questi soggetti possono avere tartufo, rime palpebrali e labiali di un colore slavato che può far pensare ad una diluizione che in realtà non è affatto scontata, anzi.  Abbiamo infine la combinazione Ma/M che è la classica colorazione che nella nostra razza viene definita “arlecchino” con chiazze di diverso colore, spesso slavate e a volte con macchie bianche sul corpo. C’è da precisare che questa variante definita arlecchino non è da confondere con l’allele Mh, cioè “Merle Herding Harlequine”, che è un ulteriore allele del merle, il più estremo se vogliamo, e al contempo questo allele non è da confondere con il gene H dei mantelli degli alani arlecchino, poichè cani aventi l’allele Mh non avevano, dopo essere stati ulteriormente testati, il gene H. Riguardo sempre la colorazione “arlecchino” riferita agli australian shepherd, il disegno di esempio inserito sopra e che fa riferimento ad una combinazione di alleli Ma/M è assolutamente indicativo. Dai recenti studi emersi su altre razze, in particolare sui Catahoula, colorazioni del genere molto spesso avevano combinazioni di più alleli, 3 o anche 4 con la presenza dell’allele Mc e anche Mh. A complicare ulteriormente il discorso è l’enorme difficoltà anche ad avere un riscontro fenotipico per poter fare una distinzione netta tra tale colorazione e quella tweed, poiché molto simili, sovrapponibili o addirittura interscambiabili


Il Merle Arlecchino dei cani da pastore  (Merle Herding Harlequine)

Qui tocchiamo un argomento ancora più recente e introdotto dal laboratorio Vemodia nel 2016. Come già scritto sopra, l’allele Mh che sta a significare Merle Herding Harlequine è la variante del merle più estrema; possiamo definirla come la sua massima espressione a livello fenotipico del gene Merle. Cercando in rete degli esempi per capire la tipologia fenotipica che produce questo allele, troviamo molte foto di Catahoula testati presso il laboratorio Vemodia, ma non di Australian Shepherd. O meglio, ne ho visti un paio, ma non sono cani di razza pura, quindi non me la sento di prenderli come riferimento assoluto. Basandomi però sulle foto di Catahoula e di questi australian non puri, le somiglianze con quella che noi chiamiamo colorazione “tweed” è molto evidente. Si notano infatti grandi aree di mantello con colori base spesso slavati, intervallate da macchie di bianco e zone merlate, anch’esse di colorazione a volte slavata. Parliamo di soggetti eterozigoti, perchè logicamente, nel caso in cui ci dovessimo trovare di fronte ad una combinazione double merle, quindi Mh/M o anche Mh/Mh e Mh/Ma, molto probabilmente il soggetto presenterà grandi aree del mantello bianco e quasi sicuramente cecità e sordità. E sempre molto probabilmente, non subirà particolari variazioni del mantello nel caso in cui avessimo combinazioni Mh/Mc, poiché l’allele Mc, come avevamo scritto ad inizio articolo, si esprime in modo meno evidente se non addirittura non si esprimono affatto. Vediamo come potrebbe apparire un Mh:

Anche qui vale il discorso fatto sopra per il colore arlecchino negli Australian Shepherd. E’ molto probabile che soggetti con queste colorazioni abbiano più di due alleli a condizionare la loro colorazione merle e quindi anche questo esempio è da prendere in modo molto indicativo.


Chiariamo il discorso sul Phantom merle

Come già spiegato precedentemente, il phantom merle non deve essere confuso con il cryptic merle e viceversa. Il phantom merle che sta a significare merle fantasma è un normale merle a tutti gli effetti, ma con una colorazione che all’apparenza può sembrare solida, ma che in realtà mostra piccole porzioni di pelo di colore merle a volte anche nascoste dal pelo bianco o anche dalle focature. Paradossalmente queste porzioni di pelo potrebbero trovarsi anche sulla coda e se questa viene amputata, come spesso capita, non avremo nessun indizio visivo per definire la tipologia di colore del cane. In questi casi, se dopo un accoppiamento con un soggetto merle, vedremo nascere dei soggetti double merle, senza capirne il motivo, dobbiamo subito pensare a questa eventualità e testare il cane. Vediamo un disegno per capire meglio il concetto, ma le possibili varianti sono praticamente infinite.

Il Double Merle

I Double merle sono quei soggetti che ereditano il gene merle normale (M) o Herding Harlequin (Mh) o il Merle Atipico Ma+ da entrambe i genitori e avranno quindi le seguenti combinazione di alleli che causano quasi sempre gravi problemi alla vista e all’udito.

Mh/MhMh/MMh/Ma+Mh/MaM/MM/Ma+

Perché ho specificato anche l’allele Ma+ in questo caso, dato che avevamo detto che non lo prenderemo in considerazione?  Perché è certo che questo abbia alte probabilità di mettere al mondo soggetti cechi e sordi se combinato con gli altri alleli di cui sopra, mentre ci sono ancora dei dubbi se nei soggetti M/Ma si possano verificare o meno problemi di vista e udito e sembrerebbe che questo possa dipendere dalla quantità di bianco dei soggetti riprodotti, ma ancora non è chiaro come il locus s (che regola il bianco) interagisca nello specifico. Gli M/Ma potrebbero essere nella nostra razza quei soggetti che definiamo arlecchino.

Non sono da considerarsi double merle (DM), invece le seguenti combinazioni:

M/McMa/MaMa/McMh/Mc

A livello fenotipico, i soggetti double merle si presenteranno con molto bianco sul corpo e spesso le macchie del colore base (nero o rosso) sono poco marcati da sembrare diluizioni (ma non sono diluizioni!), con pigmento di colore rosa e occhi, se formati, di colorazione quasi sempre azzurra tendente al bianco. Eticamente parlando accoppiare due soggetti merle sarebbe assolutamente da evitare, ma dobbiamo ricordare che prima che si capisse che questi problemi venivano causati dal gene merle, gli accoppiamenti tra queste colorazioni erano normali e agli albori della razza erano la stragrande maggioranza. Semplicemente all’epoca si sopprimevano quei soggetti che alla nascita presentavano troppo bianco. Aggiungo anche che nei primi standard redatti da ASCA veniva proprio riportato quanto segue: “all white pups should be destroyed at birth, as they will develop blindness or deafness.”. Oggi accoppiare due merle farebbe gridare allo scandalo in Italia e non solo (si pensi che in Francia la SCC, l’equivalente della nostra ENCI, ha proprio vietato accoppiamenti tra cani di colorazione merle per tutte le razze interessate). Non è così per gli Stati Uniti e per altri paesi anglosassoni e forse non solo anglosassoni, dove un accoppiamento tra merle nella nostra razza, se ritenuto interessante e se ha un senso farlo, è del tutto accettato. Logicamente sono discorsi da riservare solo a quegli allevatori che sanno chiaramente a cosa andranno incontro e che hanno chiare le idee sul perché fare un accoppiamento del genere. E’ scontato che in questi casi i cuccioli Double Merle vengano poi soppressi alla nascita. Negli Stati Uniti c’è una concezione diversa dell’animale da compagnia, il quale viene molto meno umanizzato rispetto a noi Europei. De-artigliare un gatto, ad esempio, per evitare che rovini mobili e divani, per gli americani è del tutto normale, da noi no. Come è del tutto normale tagliare code ed orecchie senza che nessuno gridi allo scandalo. Sono modi diversi di vivere e concepire gli animali in generale, non solo quelli da compagnia, ma anche quelli da reddito. Da qui queste “morali” differenti. Non mi permetto di esprimere giudizi al riguardo, soprattutto nei confronti degli americani che hanno creato questa fantastica razza, ma mi sento di consigliare di lasciare a loro questi “azzardi” e continuare noi ad evitare di accoppiare Merle x Merle. Vediamo un esempio di un disegno che potrebbe rappresentare un Double Merle:

Qualche esempio dal mondo dei Catahoula

Inserisco ora delle foto dell’allevamento Cat’s Cradle Catahoulas http://www.catscradlecatahoulas.com/ che Mary Langevin mi ha concesso di usare e che ringrazio moltissimo anche per l’incredibile lavoro che sta svolgendo in collaborazione con Vemodia, per capire al meglio il gene Merle. Mary ha da poco aperto anche questo sito http://merle-sine-insertion-from-mc-mh.webnode.com/ dove sta raccogliendo informazioni su tutte le razze interessate dal gene merle e sta per completare un libro sull’argomento che dovrebbe uscire in primavera, ma che potete già ordinare sempre sul sito stesso (io l’ho fatto).  Quelle che vedremo, quindi, non sono foto di Australian, ma ci aiutano moltissimo a capire le diverse tipologie di merle e quindi a capire meglio quanto spiegato sopra. Preciso, inoltre, che questi cani in foto sono stati testati dal laboratorio Vemodia con cui Mary collabora, quindi vedremo comparire le sigle usate da questo laboratorio. Ad esempio nei soggetti Ma+/Mc è ben evidente questa merlatura molto scura, probabilmente se fossero stati Ma/Mc questa merlatura sarebbe stata meno evidente, quasi a sembrare dei solidi. Altro appunto… non è da escludere che negli Australian, avendo questi un pelo e sottopelo più lungo e soggetto a variazioni dovute all’ambiente (vedi sole o alimentazione), queste “sfumature” di merle sono ancora più difficili da vedere ad occhio nudo.

Gli accoppiamenti tra le vari tipologie di Merle

Iniziamo a capire come si potrebbero comportare (IL CONDIZIONALE E’ SEMPRE D’OBBLIGO!) le varie tipologie di merle nel momento in cui vengono incrociate tra loro. Cercando di rendere l’articolo il più possibile alla portata di tutti, rivediamo velocemente le combinazioni mendeliane tra i colori base della razza, rimanendo però solo sul colore base nero e sul blue merle, dato che il discorso è identico per quanto riguarda i cani con colorazione base rossa, (cioè i rossi solidi e i red merle). Del resto anche negli esempi precedenti ho usato solo cani con colorazione base nera, ma credo che il perché fosse chiaro.

Fino a ieri quando si parlava del gene merle e si spiegava il perché non bisogna accoppiare due merle, la maggior parte degli articoli riportava il seguente schema:


Oggi il discorso è più articolato, poiché come abbiamo visto sopra, il gene Merle (M) può avere diverse tipologie di alleli. Vediamo quindi cosa succede nei vari accoppiamenti, precisando che non prenderemo in considerazione esempi di accoppiamento con soggetti aventi l’allele Mh, essendo questo poco comune negli Australian e non avendo materiale fotografico recente di cani utilizzati in riproduzione (se mai ci fossero), aventi questa particolare colorazione per dedurre le possibili varianti fenotipiche. Ma è certo, poiché ho visto foto di Australian testati da Vemodia che esistono e sono risultati Mh. Quindi per ora non affronteremo questa variante proprio per non impazzire, ma un domani, quando si inizierà a testare la tipologia di merle anche nella nostra razza, non è da escludere che siano diversi i soggetti portatori dell’allele Mh e quindi avremo anche più materiale a disposizione per dedurre la tipologia fenotipica data da questo allele. Non voglio sembrare ripetitivo, ma come scritto nell’introduzione, siamo veramente agli albori, soprattutto qui in Italia, in riferimento a questi nuovi concetti sul gene merle, quindi sarà tutto un divenire nei prossimi anni di nuovi dati e informazioni. Non prenderemo in esame nemmeno accoppiamenti con Double merle perché non interessano a nessuno, ma penso sia importante segnalare che gli allevatori di Catahoula spesso usano soggetti DM nei loro programmi di allevamento, soggetti che come gran parte dei DM hanno problemi di vista e udito. Gli allevatori di questa razza praticamente li considerano come normali cani alla stregua degli altri a quanto pare. Ancora qualche precisazione prima di vedere le varie combinazioni. Attenzione al disegno del cane Mc/Ma che può sembrare un solido, avendo dovuto ridurre le dimensioni dei disegni, ma in realtà, se guardate bene ingrandendo l’immagine da smartphone o avvicinandovi allo schermo, mostra chiaramente delle possibili macchie merle. Infine, ribadisco per l’ennesima volta, tali disegni sono mere indicazioni di come il cane può apparire a livello fenotipico, ma solo un test genetico approfondito del gene merle può dirvi la tipologia genotipica del cane.



Conclusioni

Come abbiamo potuto vedere dalle varie combinazioni e dai loro risultati gli argomenti di discussione sono sicuramente molti. Non ci dilungheremo ulteriormente, perché pensiamo di aver messo in chiaro già tutti i concetti più importanti. L’augurio è che nel momento in cui vediamo nascere cuccioli con colorazioni particolari che possono essere dei neri che tendono al grigio, dei rossi che tendono al giallo, dei merle con macchie slavate o tendenti al rosso o arancione, dei merle con fondo molto chiaro o viceversa molto scuro, cucciolate inaspettate di tutti merle o viceversa di tutti solidi, cuccioli Harlequin o Tweed, cuccioli merle con pochissimi spot neri, non pensiamo subito a cani diluiti, perché quasi sicuramente non lo saranno, ma testiamo i riproduttori per il gene Merle e anche l’intera cucciolata se ne abbiamo la possibilità. Sarà fondamentale poi la condivisione di questi risultati, perché senza di essa non avremo modo di imparare, ma soprattutto non avremo modo di “aggiustare il tiro” per fare selezione e quindi capire come comportarci. Perché qui si aprirà, anzi, si dovrà assolutamente aprire un ragionamento allevatoriale su come usare eventuali soggetti Cryptic o Atypical Merle (o anche Mosaic, aventi cioè più di due alleli merle), se cioè continuare ad usarli o se invece escluderli dalla riproduzione per “pulire” il sangue della razza. Perché è certo, ve lo assicuro, che sono tantissimi i soggetti Cryptic tra gli esotici ed è altrettanto sicuro che sono diversi gli Atypical, soprattutto nei soggetti che noi definiamo normali merle. importante è sapere che qui in Italia il club ICBD opera nella tutela genetica e segue gli allevatori nella selezione, all'estero il World Dog Federation ratifica e espande il progetto in ambito mondiale.

Non bisognerebbe esprimersi per ora sull’argomento perché crediamo sia fondamentale prima un confronto. Confronto che potrà esserci, però, solo dopo aver capito perfettamente questi nuovi concetti e dopo avere in mano un certo numero di test che saranno fondamentali per capire se ci troviamo di fronte ad un problema o magari di fronte a nuove opportunità allevatoriali.




fonti:

http://merle-sine-insertion-from-mc-mh.webnode.com/

https://www.aussie.de/farbvererbung/vererbung-von-merle-farbe-merlegen.html

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1360527/

http://catahoula-coat-color-genetics.webnode.com/merle/

http://catahoula-coat-color-genetics.webnode.com/photos/http://www.biofocus.de/media/files/downloads/69_bf-432-farbvererbung-merle.pdf

https://www.allevamentoaustralianshepherd.it/gene-merle-e-i-suoi-alleli-2/

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