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Cani nei Terremoti


Anche oggi c’è stata una grossa scossa in centro Italia come pochi giorni fa e occupandomi di cani da molti anni ricevo in situazioni come queste sempre molte segnalazioni di cani che hanno dimostrato improvvisi cambi di comportamento immediatamente prima durante e nelle ore successive l’evento, mentre altri non hanno dato alcun cenno.

Vi racconto un episodio personale. In occasione del terremoto con epicentro ad Amatrice del 24 agosto 2016 uno dei miei quattro cani ha manifestato una forte irrequietezza alle 3:20 della notte manifestando un insistente bisogno di uscire di casa. Dormendo in stanza con noi ho ritenuto la cosa molto strana, ma essendo la più anziana del mio branco ritenevo avesse necessità di sporcare. Una volta uscita in giardino non ha sporcato e non voleva più rientrare muovendosi nervosamente in lungo e in largo fino alle 3:40 momento in cui si è calmata improvvisamente e tranquilla è rientrata.

Solo la mattina dopo ho appreso che la scossa più violenta era stata alle 3:36. Preciso che io vivo a Treviso ovvero a più di 500 km da Amatrice.

Voglio darvi qualche elemento per comprendere il perché di questi fenomeni che agli occhi di chi non conosce la capacità percettiva del cane risultano quasi “magici”.

Essendo un animale sociale il cane ha la naturale propensione a comunicare al branco ogni evento che i suoi sensi riescano a captare e che ritenga rilevante da “sapere” per il branco stesso.

È esperienza quotidiana di ciascuno di voi vedere il proprio cane che abbaia o inizia a piangere quando sente un rumore fuori casa e vuole avvisare della presenza di qualcuno.

Questo fenomeno si chiama vigilanza. Percepisce qualcosa di insolito e lo comunica al resto del branco.

Non tutti I cani lo fanno in egual misura. Ci sono due fattori principali che influenzano le reazioni dei cani:

  1. L’abitudine allo stimolo. Se il ciò che sentono è per loro abituale la segnalazione sarà molto più blanda, viceversa se ciò che sentono è strano e totalmente inusuale il livello di reazione del cane sarà molto evidente e insolito.

  2. Il carattere del singolo cane. Più un cane ha un carattere forte (calmo e sicuro di se) meno si preoccupa quando percepisce situazioni insolite e pensa di doverle fronteggiare in prima persona senza dover allarmare il resto del branco. Se invece il cane ha un carattere debole (emotivo e insicuro) cerca sempre di riportare agli altri ciò che percepisce comunicando in modo concitato e insistente

Uno degli esempi più vicini alla quotidianità è come i cani rispondono al temporale. Alcuni non si preoccupano affatto (carattere forte), altri invece si agitano enormemente e cercano costantemente di attirare l’attenzione del resto del branco.

Ebbene tornando al mio cane che ha dimostrato irrequietezza. Lei è la più vecchia del mio branco di 4 cani ma anche la più debole caratterialmente. Con il suo comportamento ha cercato di mettere in allerta tutto il branco rispetto ad un evento molto lontano dalla sua quotidiana esperienza.

Ho registrato nei giorni seguenti moltissimi casi da tutta Italia di cani che manifestavano segnali di irrequietezza forte agitazione e addirittura di improvvisa aggressività.

Sono tutti comportamenti indotti dal forte carico emotivo accumulato per il sopraggiungere delle scosse più forti.

Ho letto in un articolo che questa mattina, circa mezz’ora prima del sisma, nella vallata numerosi cani si erano messi a ululare quasi in contemporanea.

La scienza sta ancora cercando di spiegare con esattezza con che sistemi i cani (e altri animali) siano in grado di captare il sopraggiungere di tali fenomeni. Alcune delle loro capacità sensoriali sono infatti molto più sviluppate di quelle umane. Basti pensare che a livello olfattivo un cane medio è in grado di percepire una traccia odorosa anche dopo settimane dalla sua “creazione”.

Nel caso dei terremoti molti gruppi di ricerca nel mondo stanno indagando sulla capacità dei cani di percepire le variazioni di campo elettromagnetico della terra. Al momento non esistono ancora risultati considerati definitivi ma una cosa è certa. Più il cane è integrato nella vita familiare e maggiore sarà la sua tendenza a cercare di rendere partecipe resto del branco di tutto ciò che varia nell’ambiente circostante.

Una volta di più abbiamo la riprova di come la conoscenza della psicologia del cane, seppur complessa e non ancora del tutto approfondita, abbia dei risvolti enormi nella nostra vita quotidiana, persino in situazioni in cui nessuno di noi vorrebbe mai sperimentare.

Font. http://www.ilcaneistruito.com

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